lunedì 24 maggio 2010

"Prima che...


...(-ridendo-) mi liberi del tuo peso...dovrei chiederti una cosa. Questo amore...che tu dici di sentire per me...che cosa significa... Cioè quando dici che mi ami...che cosa vuol dire...precisamente".

"Vuol dire questo: che se anche tu ti trasferissi a lavorare al cinquantesimo piano di un grattacielo di una qualunque altra metropoli del mondo io ti seguirei in quella città dove non conosco nessuno...per farmi assumere come lavavetri...almeno ti potrei guardare lavorare tutti i giorni dalle 9 alle 5, almeno da dietro un vetro.
Questo vuol dire..precisamente."
L'ho trovato un pezzo stupendo. Da "Tutti pazzi per amore 2" di ieri 23 maggio 2010 (a partire da 1 ora e 48 min).

sabato 22 maggio 2010

"Lontano lontano nel mondo...."



Qui Claudio Baglioni canta un bel pezzo di Luigi Tenco, "Lontano lontano"; Tenco è un pezzo di storia della musica, noto anche per altre perle come "Vedrai vedrai", o Se stasera sono qui, Un giorno dopo l'altro, Ciao amore ciao o questa storica "Mi sono innamorato di te":

Luigi Tenco piaceva molto a mia mamma, che mi fece scoprire le sue canzoni; dedico a lei particolarmente questo mio post.

giovedì 20 maggio 2010

"Chissà se queste macchine...

...che parlano per noi ci riavvicinano o ci allontanano; quando sembra di sfiorarsi e invece in mezzo restano dei ponti levatoi che non si abbassano.

Ma io non sono di qui...io son di passaggio io, sono in mezzo al mio viaggio; sono io che ti invio un messaggio da maggio io, vengo e vado dietro a un miraggio..." (Chi c'e' in ascolto).


mercoledì 19 maggio 2010

"Non dico che...

...questo tempo sia trascorso invano; respirare l'infinito sconvolge e ruba il cuore. E nulla è più come prima e le meraviglie di cui gli occhi si riempiono danno sensazioni che mi renderanno schiavo di una nuova nostalgia.

Ancora una volta sono dietro una finestra, non molto diverso dal bambino che sperava che il soffitto del mondo gli restituisse il suo palloncino; anch'io aspetto...Un segno, un sogno, un suono, qualcosa che rompa questo sonno; ma questa notte è senza soffitto e quel palloncino non ritornerà.

Volevo allontanarmi verso me stesso, per sapere se è vero che ovunque si vada il cielo ha lo stesso colore e dovunque si prova lo stesso mal d'universo. Lancio il sasso di queste parole nello stagno delle tue emozioni; lascialo cadere sul fondo e segui le onde. Non so su quale riva ti porteranno, ma spero che, quando ti volterai indietro a guardare la strada, sentirai che ne è valsa la pena".

(Claudio Baglioni)

venerdì 14 maggio 2010

"Io le ho viste portare fiori e poi fuggire via..."




Quando arrivo al ritornello di "Ragazze dell'est" del grande Claudio Baglioni e canto queste parole (muovendo la bocca o meno) da anni mi commuovo. Trovo questa canzone di un'intensità...

"Ma ti solleverò tutte le volte che cadrai...e raccoglierò i tuoi fiori che per strada perderai"

Secondo me il pezzo più bello di questa stupenda canzone di Ron, "Non abbiam bisogno di parole", che stamattina mi è "entrata in mente" riascoltandola in un bar.



Sempre su questa canzone mi ha affascinato questo video dalla trasmissione io canto; quando la interpreta con lui nella prima occasione la bambina Benedetta Caretta...Ron allontana il microfono dalla bocca come a non voler dominare la sua voce (min 1.10), mentre quando cantano insieme sul finale abbassa proprio il tono di voce. Una grande sensibilità, secondo me.

Altro brano che mi piace molto di questo cantante è "Vorrei incontrarti fra cent'anni".

mercoledì 12 maggio 2010

"Ciao soldato", sulla porta mia madre felice mi ha già salutato...



Mi hanno sempre lasciato perplesso le persone che hanno fortemente criticato Claudio Baglioni per aver modificato/riarrangiato canzoni sue anche storiche, come "qpga" o questa "Quanto ti voglio" e altre; vorrei vedere loro, con canzoni che hanno segnato momenti della giovinezza, del loro cuore, della loro famiglia, con un padre che non c'è più, dei suoi amori, della sua vita...ricantarle tali e quali con gli stessi ritmi, pause...dopo anni.

Come lui ha detto giustamente a una osservazione di questo tipo in una intervista...è come provare a mettere una maglia di un'altra epoca piena di ricordi...e in realtà molto di più. Lo capisco perfettamente...

Dovremmo sempre metterci nei panni degli altri prima di giudicarli, secondo me...

Buona vita.

domenica 9 maggio 2010

Chiamare il tecnico...



Da "tecnico informatico"...vedere questa chiamata al tecnico mi fa troppo sorridere :). "Ha chiamato il tecnoco?" :) Grande Corrado Guzzanti...

Grazie a Luca Sartoni per l'informazione.

domenica 2 maggio 2010

Le nuove paure...



Le nuove paure di oggi raccontate dal mitico Enrico Brignano: il Pin del bancomat, l'essere spiati mentre lo usiamo, la paura di non trovare posto per il parcheggio, la paura dell'ausiliario del traffico... :).